DIARIO DI BORDO N 1 2023
Uscita in barca a vela Albatros 12 giugno 2023.
Giornata soleggiata, temperatura ideale, tutto sembra andare per il meglio.
Appuntamento alle dieci, presso l’accogliente darsena Punta Faro di Lignano Sabbiadoro.
All’entrata della darsena, mi accoglie sorridente Federico Giotto titolare della realtà imprenditoriale GIOTTO WINE LISTENERS. Fornisce: consulenza, formazione, ricerca, enologica e viticola Internazionale. Al suo fianco il mitico presidente del circolo velico Tiliaventum Daniele Passoni.
Poco dopo, arrivano, anche i dipendenti aziendali della Giotto Wine.
Prendiamo un caffè al bar Blue Marlin situato all’interno della darsena. Miglior modo in assoluto per rompere il ghiaccio e fare conoscenza.
Dopo dieci minuti, penso “strana giornata quella che si prospetta. Di vino so poco o niente; sono le dieci del mattino e questo sembra essere l’argomento principale”
Poi per fortuna, su sollecitazione del presidente si va tutti in sede Tiliaventum. Daniele Passoni fa gli onori di casa e illustra la storia dell’associazione informa sulle tante attività sportive marine che vengono svolte. Per concludere con pochi I semplici dettagli sulla sicurezza in barca.
Si procede quindi componendo due equipaggi: il primo a bordo di Capità. Il secondo a bordo di l Albatros
Forse per caso, forse la volontà del Passoni lo scrivente è assegnato all’equipaggio che salirà sull’’imbarcazione Albatros
L’armatore Federico Giotto, ci accoglie a bordo, distribuisce alcuni compiti di base ad alcuni componenti dell’equipaggio. Poi, accende i motori e siamo pronti al disormeggio.
Mentre usciamo dalla darsena ci guardiamo negli occhi un’istante, io e l’armatore. Confermiamo lo stesso pensiero: “con questo scarso vento Capita sarà sicuramente avvantaggiata sulla nostra imbarcazione. Questo ci infastidisce e pure parecchio, ci staranno tutto il giorno davanti.”
Finalmente in mare aperto, siamo pronti ad issare la randa, liberare l’avvolgi fiocco e andare di bolina, Albatros va che è una meraviglia.
Siamo in mare aperto liberi come il vento, guardo questi ragazzi/e i sui trent’anni con il loro condottiero (mi piace definirlo così) Federico. Trasmettono il loro travolgente entusiasmo. Parlano del loro lavoro con una luce negli occhi speciale (chissà se sono consapevoli del grande privilegio di potere svolgere un lavoro che piace).
Mi ritorna alla mente parecchi anni fa, nella redazione di un quotidiano, ho sentito il caporedattore centrale dirmi: “a 30 anni si è stupidi davvero quante balle avete in testa a quell’età, e la cosa tragica e che poi inesorabilmente le divulgate negli articoli” Mi colpì e mi fece pure male, anche se io di articoli in quel periodo non ne scrivevo.
Sarà che sono in mezzo al mare, sarà quella sensazione di libertà che la vela ti dà ma mi sento di dire che è falso, è solo l’invidia (dei vecchi come me oggi e come era lui allora). A differenza dei trentenni, se ci va bene abbiamo ancora un colpo o due da sparare dal nostro fucile. Loro i giovani di colpi in canna ne hanno tantissimi. Ecco spiegata l’invidia.
Tra un pensiero e un ricordo ritorno vigile e mi accorgo che si sta gettando l’ancora per ancorare la barca. Si può are il bagno, tuffarsi, nuotare, giocare proprio come bambini. Anche queste cose fanno bene all’anima.
Il tutto si svolge tra un brindisi e l’altro, io purtroppo non bevo e per questo mi guardano con benevola Caritas cristiana…
Chissà come, chissà perché, ci ritroviamo in un momento di riservatezza parlare io e l’armatore, piano piano, entriamo sempre più in intimità fino a scoprire di aver condiviso lo stesso grande dolore alla stessa età. Succedono anche cose di questo tipo quando si è in una barca.
Poi rientriamo in sede, dove ci aspetta salame soppressa formaggi di malga. Il vino secondo voi poteva mancare? Chiaro che no non poteva mancare.
Lo so è scorretto, non si dovrebbe mai fare. Ma lo diciamo ugualmente Albatros ed il suo equipaggio per tutta la giornata sono stati più veloci. Più bella cosa non c’è.
E un altro splendido giorno è andato…
Nicoletti Valter