Il 26 maggio 2017 alle 7 e mezza di sera Lo Spirito di Stella salpa al tramonto da New York.
Otto sono le persone a bordo tutte emozionate e cariche di entusiasmo sapendo di affrontare un’esperienza unica e indimenticabile, in qualche modo da trasferire e saper raccontare.
Non è sempre facile riuscire a trasmettere attraverso parole e immagini episodi, messaggi, sensazioni, atmosfere, relazioni, rapporti umani, gioie, entusiasmi, preoccupazioni, soddisfazioni, appagamenti, … originati dall’ambizioso progetto Wow Wheels On Whaves, ideato, organizzato e realizzando da persone e dalla volonta’ di fare emergere con impegnative esperienze di vita la dignita’ umana e i diritti di tutti.
Dove sono dirette queste otto persone a bordo de Lo Spirito di Stella catamarano accessibile?
Dappertutto, in tutto il mondo, ognuno nella propria vita quotidiana, dove i principi della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilita’ saranno sempre piu’ conosciuti e rispettati per costruire una società sempre migliore e garantire rosei scenari di una felice convivenza.
Da una costa all’altra dell’oceano, a vela, da Ovest a Est, una navigazione lunga e impegnativa con le otto persone a bordo cphe dovranno mettersi in gioco e organizzarsi in un team affiatato, unito, efficiente ed efficace nel portare a compimento il trasferimento nel migliore dei modi, da New York a Lagos (Portogallo) è il programma.
La luce dell’imbrunire accende i gia’ sbalorditi sguardi, i volti imbambolati nell’ammirazione della metropoli americana, delle ardite costruzioni affacciate sull’acqua, nello scambiarsi silenziosamente energici sorrisi e sguardi avvolti dal dolce sciabordio dell’acqua e fruscio del vento che accarezza le vele Lo di Stella procede e si allontana oltrepassando il Ponte di Verrazzano, maestoso simbolo e porta, per noi, per l’Oceano.
Sopraggiunge l’oscurità ma ancora miriadi di luci si scorgono a terra, alle spalle, delimitando il sempre più esile confine con l’immensa distesa di acqua di fronte a noi.
Siamo partiti.
A bordo si organizzano gli “alloggi”, le cuccette, due persone ciascuna, creando veri e propri microcosmi che saranno “casetta” per ognuno di noi, da condividere con un’altra persona, gli spazi “comuni”, tutto il resto, con la ampia dinette (sala e cucina), il pozzetto (zona all’aperto); i turni di navigazione, 2 persone per 2 ore di guardia e conduzione del mezzo, che, per felice intuizione o coincidenza, non sono le stesse che condividono l’alloggio, … una mescolanza di relazioni e rapporti che si confrontano nel vissuto quotidiano con moltissime occasioni comuni per tutti: dai pasti, agli aperitivi, alle impegnative navigazioni con tempo cattivo che abbisognano del contributo di tutti, alle scelte giornaliere più spicciole (menù del giorno) a quelle più importanti (scelte di navigazione in base alle condizioni e previsioni meteomarine).
È proprio la previsione meteo che condiziona la scelta del percorso più sicuro per raggiungere la destinazione finale: abbiamo uno spazio libero di fronte a noi, immenso, una distesa d’acqua senza barriere, ostacoli, luoghi antropizzati, semafori, strade, …solo qualche eventuale raro punto di appoggio costituito da isole sperdute in quest’immensita’ (le isole Bermuda, Azzorre, Madeira, Canarie), molto distanti tra loro e noi, con tempi e modi pre raggiungerli biblici se confrontati con le abitudini terrestri.
Ed ecco, cominciamo a navigare verso Sud-Sud Est, verso le isole Bermuda per evitare le conosciute aree di maltempo poste più a Nord, tentiamo poi dopo qualche giorno, una timida ripresa della rotta verso le Azzorre, dopo poco abbandonata per l’arrivo di maltempo con cambi di scenari continui nella possibile programmazione delle successive posizioni, con riaggiornamenti continui delle alternative di rotta, destinazioni intermedie, tempi di raggiungimento della costa portoghese.
Intanto la vita di bordo prosegue con i ritmi naturali e con i turni programmati…..
A presto
Tiliaventum on board